TOPONOMASTICA GERMANICA NELL'AREA URBANA PISTOIESE

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Premessa

Lo studio della toponomastica urbana può essere di grande interesse al fine di individuare le sopravvivenze germaniche nel territorio pistoiese, così come al tempo stesso i germanismi scomparsi in età recente o introdotti nell'ultimo secolo.

In questo breve sunto, per questioni di tempo ed economicità, verranno solo considerati alcuni dei toponimi urbani ritenuti significativi ai fini della nostra ricerca. In alcuni casi si tornerà a menzionare dei toponimi già precedentemente trattati nelle altre pagine dedicate ai longobardismi e germanismi nel pistoiese e nell'Alto Reno.

Ai fini della presente ricerca si farà riferimento alla seguente pubblicazione edita nel 2001 dalla Società Pistoiese di Storia Patria: “Vie e piazze di Pistoia. Schede di toponomastica urbana”. Dove non ulteriormente indicato il riferimento al numero di pagina farà, pertanto, riferimento a quest'ultima pubblicazione.

Toponimi urbani ancora in uso

BORGO ALBANESE: il termine in realtà si riferisce a un originario “Borgo Allianese” (p. 125). Entrambi i termini fanno riferimento al lessico germanico: Allianese > cfr. alto tedesco 'Alina' (misura di un braccio), Borgo > Burg. Con lo stesso tema Burg troviamo anche BORGO BAMBINI, BORGO MELANO, BORGO STRADA (vedi alla voce), BORGO STRETTO, BORGO TALFANO (vedi alla voce), BORGO VITERBO (vedi alla voce), PORTA AL BORGO

BORGO STRADA: Nel 1154 il toponimo era attestato come “Burgo Guitterandi” e anche “Burgo Witterad” (p. 53). Per il significato di Borgo vedi BORGO ALBANESE

BORGO TALFANO: Il toponimo talfano (Thalphano negli atti del 1044) si riferisce ad una macchina da guerra longobarda utilizzata nel VI secolo per espugnare Pistoia (p. 198). Per il significato di Borgo vedi BORGO ALBANESE

BORGO VITERBO: Il termine “viterbo” è, in realtà, corruzione di un germanico 'biderbo' col significato di 'fortis', 'audax' (p. 198). Per il significato di Borgo vedi BORGO ALBANESE

PIAZZA DELLA SALA: la Piazza della Sala (che attualmente ospita il mercato) conserva l'originario termine longobardo. Era sede della 'curtis domini regis' (p. 20). Nei secoli passati erano presenti diversi toponimi urbani che si richiamavano alla 'sala': Ripa che va alla sala (fino al XIX secolo), Sala dell'ortaggio (fino al XIX secolo). Cfr pp. 2, 17

PORTA CARRATICA: si tratta di corruzione dell'antico Gaidoaldatica, termine quest'ultimo derivato da Gaidoald, importante personaggio longobardo (p. 159)

PORTA GUIDI: il toponimo ricorda una delle tante “terrae Widingae” pistoiesi (vedi anche p. 138)

RIPA DELLE STINCHE: si tratta di un termine importato da Firenze. Il termine stinche è stato assunto a sua volta come sinonimo di carceri solamente dopo la battaglia delle Stinche (in Val di Pesa) nel 1304 (pp. 41, 46). Stinco proviene dal longobardo skinka (femore, coscia), con dissimilazione del primo k (k > t) rispetto al secondo

VIA DEI BALDI: Si tratta di un toponimo urbano recente (introdotto nel 1866). I Baldi, originari di Montevettolini (PT), furono una famiglia importante del pistoiese. Baldi è antroponimo germanico (bald > audace)

VIA DEL CAN BIANCO: la tradizione locale vuole che il toponimo urbano sia originato da un leggendario cane bianco che, al tempo delle fazioni, avrebbe messo in guardia gli abitanti della contrada da un assalto notturno dei loro nemici. Ma è assai più probabile che il termine 'Can' sia abbreviazione di “Campo Bianco”, riferito, con senso traslato, ai Cancellieri, notoriamente di parte Bianca. Bianco è termine germanico (blank > bianco lucente)

VIA DEL LASTRONE: Si riferisce ad un lastrone destinato all'esposizione dei pesci e presente dal XV secolo. Il termine lastra viene ricondotto dallo storico Muratori ad una etimologia germanica

VICOLO DEL FIASCO: il toponimo urbano (introdotto nel 1866) si riferisce alla presenza nella zoan dell'attuale via del fiasco di una cosiddetta 'Congrega dei Pagliosi', così detta dal fiasco di vino (chiamato il paglioso) portato da ciascun associato e da ognuno bevuto nella giornat. Il termine fiasco (come è noto) è di origine gotico – longobarda (flaska / flasko)

VICOLO GORA: è uno dei tratti dell'antica via del Bottaccio. Gora è termine germanico (wora > chiusa). Ancora tra il XVIII e il XIX secolo erano presenti toponimi urbani con il tema “gora” (ad esempio erano definite “le gore” le attuali vie Buozzi, Cavour, Palestro e Pacini)

Toponimi urbani scomparsi recentemente

CANTO AL PIZZICORE: era il termine in uso fino al 1945 per l'attuale Canto alla Pillotta. Il termine pizzicore (da un germanico bizzo / pizzo = morso) è da ricondurre alla presenza nei secoli passati di “dame cortesi” che stimolavano l'arguzia popolare. L'attuale “Pillotta” è un francesismo (francese pelotte) che testimonia di un antico gioco con la palla in uso nel pistoiese (pp. 82, 83)

CANTO ALLE PANCACCE: toponimo urbano sopravvissuto sino alla seconda metà del XIX secolo in angolo all'attuale Via Cavour (p. 30). Il termine panca deriva dal longobardo panka

VICOLO DEL CHIASSO: Ancora attestato nel 1895 col nome di Chiasso Cancellieri i tratta di un vicolo oggi scomparso che collegava Via dei Cancellieri con Via Antonio Puccinelli (p. 93). Il termine “chiasso”, che sopravvive malamente nel linguaggio comune ed è scomparso nella toponomastica urbana, dovrebbe derivare da un vocabolo alto – germanico (longobardo o franco); si riscontra infatti che nell'attuale lingua tedesca 'gasse' ha significato di vicolo (p. 11). Nei secoli passati erano numerosi i toponimi che presentavano il tema 'chiasso' o 'chiassetto'

Neotoponimi

BREDA: Il termine apparentemente di grande importanza (Breda deriva dal longobardo Braida e significa 'pianura aperta') è di origine recente e si riferisce alla presenza delle fabbriche “Breda”. Fortunatamente nei territori che appartennero all'antica iudicaria pistoriensis abbiamo rintracciato un toponimo basato sul tema "braida": "abbiamo un luogo detto 'Le Braide' con il significato di terreno lasciato al pascolo" (Savena Setta Sambro, n. 13 (1997), p. 23). Questo toponimo accertato fa sperare in una presenza più consistente nei territori che dipesero dall'antico Gastaldato / Comitato di Pistoia

STECCA: questo termine, al contrario, ci testimonia della persistenza nel linguaggio comune /tanto da estendersi alla toponomastica) del gotico stika (bacchetta) e del longobardo stek (palo).Come è noto il termine stika ha avuto un enorme successo nel linguaggio comune (steccato, stecchetto, stecco, stecca, steccare, stecchito, etc.)

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