//]]> CODICE GENETICO E SOSTITUZIONE DEGLI AMMINOACIDI

Abbiamo visto che il cosiddetto codice genetico degenerato non è in realtà altro che la conseguenza di un codice, da noi definito "entelechico", di natura binaria. Interpretando in chiave binaria anche le caratteristiche chimiche delle catene laterali degli amminoacidi è possibile individuare un ulteriore e preciso codice organico che mette in relazione diretta la sequenza di basi del codice genetico e la relativa sequenza amminoacidica da essa codificata.

A tale scopo si dovrà, in primo luogo, classificare le catene laterali degli amminoacidi in tre categorie:

1) residui amminoacidici idrofobici, impegnati solo in interazioni di Van del Waals in quanto sono non polari e non carichi;
2) residui amminoacidici idrofilici, che tendono a interagire con l'acqua in quanto polari o carichi;
3) residui amfipatici che possiedono carattere sia polare sia non polare.

Stando a Gregory A. Petsko e Dagmar Ringe della Brandeis University di Oxford (cfr. G. A. PETSKO - D. RINGE, "Struttura e funzione delle proteine", Zanichelli, Bologna, 2006, pp. 4 - 5). La classificazione conseguente prevede:

a) amminoacidi idrofobici: alanina, valina, fenilalanina, prolina, leucina, isoleucina;
b) amminoacidi idrofilici: arginina, acido aspartico, acido glutammico, serina, cisteina, asparagina, glutammina, istidina;
c) amminoacidi amfipatici: treonina, lisina, tirosina, metionina, triptofano.

Si noti che la glicina è priva di catena laterale.

Potrà sembrare sorprendente questa classificazione che prevede, ad esempio, la catena laterale carica della lisina come amfipatica, tuttavia essa risulta ampiamente giustificata (ad esempio la già citata catena laterale della lisina ha una lunga parte idrofobica che è spesso coinvolta  in interazioni di Van der Waals con catene laterali idrofobiche).

Pertanto data la nostra tabella del codice genetico degenerato:

  

   

A
B
C
D
A
 UUU Phe
UUC Phe
UUA Leu
UUG Leu
 UCU Ser
UCC Ser
UCA Ser
UCG Ser
 UAU Tyr
UAC Tyr
UAA Stop
UAG Stop
 UGU Cys
UGC Cys
UGA Stop
UGG Try
U
C
A
G
B
 CUU Leu
CUC Leu
CUA Leu
CUG Leu
 CCU Pro
CCC Pro
CCA Pro
CCG Pro
 CAU His
CAC His
CAA Gln
CAG Gln
 CGU Arg
CGC Arg
CGA Arg
CGG Arg
U
C
A
G
C
 AUU Ile
AUC Ile
AUA Ile
AUG Met/ Start
 ACU Thr
ACC Thr
ACA Thr
ACG Thr
 AAU Asn
AAC Asn
AAA Lys
AAG Lys
 AGU Ser
AGC Ser
AGA Arg
AGG Arg
U
C
A
G
D
 GUU Val
GUC Val
GUA Val
GUG Val
 GCU Ala
GCC Ala
GCA Ala
GCG Ala
 GAU Asp
GAC Asp
GAA Glu
GAG Glu
 GGU Gly
GGC Gly
GGA Gly
GGG Gly
U
C
A
G


ed attribuendo agli amminoacidi  idrofilici il valore binario "0", agli amminoacidi idrofobici il valore binario "1" e agli amminoacidi amfipatici i valori binari "0" e "1". Si ottiene questa nuova tabella

  

   

A
B
C
D
A
 UUU Phe 1
UUC Phe 1
UUA Leu 1
UUG Leu 1
 UCU Ser 0
UCC Ser 0
UCA Ser 0
UCG Ser 0
 UAU Tyr 1/0
UAC Tyr 1/0
UAA Stop -
UAG Stop -
 UGU Cys 0
UGC Cys 0
UGA Stop -
UGG Try 1/0
U
C
A
G
B
 CUU Leu 1
CUC Leu 1
CUA Leu 1
CUG Leu 1
 CCU Pro 1
CCC Pro 1
CCA Pro 1
CCG Pro 1
 CAU His 0
CAC His 0
CAA Gln 0
CAG Gln 0
 CGU Arg 0
CGC Arg 0
CGA Arg 0
CGG Arg 0
U
C
A
G
C
 AUU Ile 1
AUC Ile 1
AUA Ile 1
AUG Met/ Start 1/0
 ACU Thr 1/0
ACC Thr 1/0
ACA Thr 1/0
ACG Thr 1/0
 AAU Asn 0
AAC Asn 0
AAA Lys 1/0
AAG Lys 1/0
 AGU Ser 0
AGC Ser 0
AGA Arg 0
AGG Arg 0
U
C
A
G
D
 GUU Val 1
GUC Val 1
GUA Val 1
GUG Val 1
 GCU Ala 1
GCC Ala 1
GCA Ala 1
GCG Ala 1
 GAU Asp 0
GAC Asp 0
GAA Glu 0
GAG Glu 0
 GGU Gly -
GGC Gly -
GGA Gly -
GGG Gly -
U
C
A
G


Cambiamenti di una singola base,nella prima posizione del codone, pertanto danno di solito origine a un diverso amminoacido ma con le stesse proprietà chimico - fisiche. Dal punto di vista binario, infatti, gli amminoacidi amfipatici possono comportarsi indifferentemente come "0" e "1" dando luogo alla seguente tabella

  

   

A
B
C
D
A
1

0

0
-
0
-
U
C
A
G
B
1
1
0
0
U
C
A
G
C
1
1
0
0
U
C
A
G
D
1
1
0
-
U
C
A
G


Come si vede, leggendo verticalmente la tabella, appare che la prima colonna è perfettamente speculare alla terza colonna mentre la seconda colonna è sostanzialmente speculare alla quarta colonna:

PRIMA COLONNA vs TERZA COLONNA

1111
0000

SECONDA COLONNA vs QUARTA COLONNA

0111
-000

Da osservare che, in origine (alla luce della nostra riflessione sul codice entelechico), il codone UGA non codificava "stop" ma triptofano (1/0)

Nel caso di cambiamenti di una singola base, nella posizione due del codone, il risultato appare sicuramente meno efficiente, tuttavia gli amminoacidi amfipatici riescono comunque ad assicurare un certo numero di sostituzioni conservative, ad esempio:

  

   

A
B
C
D
A
1
0
0
0
U
C
A
G
B
1
1
0
0
U
C
A
G
C
1 0
0
0
0
U
C
A
G
D
1
1
0
-
U
C
A
G

1^ possibilità

  

   

A
B
C
D
A
1
0
1
1
0
U
C
A
G
B
1
1
0
0
U
C
A
G
C
1 0
0
0
0
U
C
A
G
D
1
1
0
-
U
C
A
G


2^ possibilità

etc.

 In conclusione, dunque, possiamo asserire ulteriormente che il cosiddetto codice genetico degenerato è  tutt'altro che casuale, ma rappresente il risultato di precise regole dettate da una logica riconducibile alla notazione binaria.


Andrea Signorini (maggio 2006)


Sul codice genetico entelechico clicca sotto:
http://it.geocities.com/kenoms3/codice_degenerato_dna.htm