LE MONETE DEI LONGOBARDI DI PISTOIA LE MONETE D'ORO DEI LONGOBARDI DI PISTOIA

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Durante il periodo longobardo, e più precisamente nell'VIII secolo, a Pistoia fu concesso il privilegio di coniare una moneta aurea con i titlo augusto di "Flavia Pisturia". Di queste monete (tremisse d'oro) sono sopravvissuti cinque esemplari (di cui uno in collezione privata). Per due di queste monete è possbile vedere una rappresentazione fotografica nella pagina 126 del primo volume sulla Storia di Pistoia pubblicato dalla casa editrice fiorentina Le Monnier (N. RAUTY, "Storia di Pistoia", Le Monnier, Firenze, 1988). Le didascalie riportano:

"Fig. 41. - Pistoia. Tremisse d'oro, anonimo, di re longobardo (simile CNI, XI, 2, p. 342) D/: + FLAVIA PISTVRIA; al centro rosa a sei petali  entro cerchio. R/: VIVIVIVIVIVIVIVI al centro croce potenziata. Diametro mm 13/16. Collezione privata"

"Fig. 42 - Pistoia. Tremisse d'oro, anonimi, di re longobardo (simile a CNI, XI, 3,  p. 342). D/: + FLAVIA PITURIA; al centro rosa a sei petali e stella a sei raggi entro cerchio. R/: VIVIVIVIVIVIVI; al centro croce potenziata. Diametro mm 13/16. Museo archeologico di Firenze"


la "rosa a sei petali" è nota anche come "rosa celtica" o "sole delle alpi"


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