I NOMI DELLO SCOIATTOLO IN VARIE LOCALITA'
 DELL'ALTO RENO BOLOGNESE E PISTOIESE

NONCHE' IN ALTRE LOCALITA'
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S= "s" sonoro come in "asilo"
j= "sg" come nel francese "jardin"

LOCALITA' DELL'ALTO RENO

ROCCA PITIGLIANA (Alto Reno Bolognese): góSa
PORRETTA TERME (Alto Reno Bolognese): góSa
BORGO CAPANNE (Alto Reno Bolognese): góSe
PONTE DELLA VENTURINA (Alto Reno Bolognese): gója
GRANAGLIONE (Alto Reno Bolognese): góje
LIZZANO (Alto Reno Bolognese): góje
MONTE ACUTO DELLE ALPI (Alto Reno Bolognese): góje
PIANACCIO (Alto Reno Bolognese): gója
BADI (Alto Reno Bolognese): góje (vale anche per ghiro)
BARGI (Alto Reno Bolognese): góje (vale anche per ghiro)
STAGNO (Alto Reno Bolognese): góje (vale anche per ghiro)
LAGACCI (Alto Reno Pistoiese): góje
CAMPEDA (Alto Reno Pistoiese): góje
PAVANA (Alto Reno Pistoiese): gójetta, goja
POSOLA (Alto Reno Pistoiese): góje
SAMBUCA (Alto Reno Pistoiese): gója, góje
TREPPIO (Alto Reno Pistoiese): scoiólo. La voce è sicuramente moderna e ha sostituito la più antica forma "góje" che oggi sopravvive nella toponomastica treppiese  (vedi il "Fòsso delle gòsge", piccolo corso d'acqua, affluente di sinistra del torrente Limentrella, posto tra Casa Giomi e Casa Nuova)
LENTULA (Alto Reno Pistoiese): scoiattolo
FOSSATO (Alto Reno Pratese): scoiattolo

ALTRE LOCALITA'

BRANDEGLIO (Alto Appennino Pistoiese): góge
CASTIGLION DEI PEPOLI (Alta Montagna Bolognese):  góje
ALTA VAL DI LIMA (Alto Appennino Pistoiese): góge. Secondo la studiosa pistoiese Barbara Beneforti il nome "góge" indicherebbe in questa località un animale affine (ma più piccolo) allo scoiattolo
RIVORETA (Alto Appennino Pistoiese): góge. Secondo la studiosa pistoiese Barbara Beneforti il nome "góge" indicherebbe anche in questa località un animale affine ( ma più piccolo) allo scoiattolo
LUCCA: gogetta
PARMA: gozetta, gousse(t)ta, sghiràs
VALBREMBANA: góSa, sghiràt
VALTELLINA: guSe
LOMBARDO: cüSa
COMASCO: cuSéta
VALCOLLA: cuSa
OSCO (Ticino): côss
GARGALLO: cüs
VALCAMONICA: gùSa
TIRANESE: gugia
BORNO (Lombardia orientale): schiràt
VAL TREBBIA: sciurna
VOGHERA: scuiaatul
MODENA: schiracc
ZOCCA: scuiaatel
BRIANZA: schiràtt
BOLOGNA: schiraatel
SAN MOMME' (Alta Valle dell'Ombrone pistoiese): scoiattolo.
VALLI MONREGALESI: aghì. Dal latino aglis
SILA (Calabria): Zaccannedda. Il termine si riconduce alla vivacità propria dell'animale

Secondo lo studioso Tito Zanardelli la base "goge" sarebbe presente anche nel Comune di Montese nell'Appennino modenese. E infatti il dizionario del dialetto modenese di Attilio Neri riporta per Montese "góSa"

Dagli esempi sopra esposti emergono due precise e distinte famiglie lessicali: quella sulla base "scoiattolo" e quella sulla base "goge", a queste due famiglie si devono aggiungere altri esempi sporadici. Alla prima famiglia appartengono  scoiattolo, scoiólo e schiraatel (nonché l'astigiano scheu e numerose altre forme dialettali alcune delle quali qui presenti) alla seconda tutti gli altri.

Il tipo "scoiattolo" è piuttosto comune e  si connette col latino sciurus e col greco SKIOUROS cioè "farsi ombra colla coda".

Per il tipo "goge" la situazione si fa più complicata:

La particolare distribuzione geografica dei termini sviluppati su un comune tema "goge" (dall'Emilia all'Alta Toscana, dall'Alto Piemonte all'Alta Lombardia, al Canton Ticino) ed il fatto che tutte queste varianti  non possono essere ricondotte né a una base latina, né celtica, germanica, araba, etrusca, slava, ebraica, italica od altro inducono a ritenere la base "goge" medesima "una vestigia di condizioni antichissime scomparse" probabilmente da ricondurre all'antico popolo dei liguri. Alla base del tipo "goge", secondo il Salvioni, ci sarebbe un tipo *Kótia o *KóSia
La questione dei derivati basati sul tipo "goge" è ben affrontata nei seguenti testi: 1) L. GAUCHAT, "Les noms gallo - romains de l'écureuil" in "Mélanges de phil. rom. et d'hist littér.", Paris 1910, pp. 198 - 199; 2) T. ZANARDELLI, "Saggi folklorici in dialetto di Badi", Zanichelli, Bologna, 1910, p. 79; 3) G. BERTONI, "Italia dialettale", Cisalpino - Goliardica, Milano, 1986, p.6